Buone notizie: i fumatori in Italia sono sempre meno!

Diminuisce la percentuale di fumatori in Italia ma c’è ancora molto da fare

Secondo una recente indagine Doxa, realizzata sotto commissione dell’Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità, la percentuale di fumatori in Italia è diminuita di circa il 1,9%. Infatti, come si evince dai dati statistici, nel 2011 circa il 22,7% della popolazione rientrava nella fascia dei “fumatori incalliti”, mentre nel 2012 la percentuale di fumatori in Italia è scesa al 20,8%, corrispondente ad un totale di 10,8 milioni di persone ancora legate al vizio del fumo.

Ma cos’altro emerge dall’indagine Doxa? Pare che a fumare di meno siano le donne con una riduzione di 2,4 punti percentuali. L’80% dei fumatori in Italia, invece, non si preoccupa delle conseguenze di questa dipendenza, dichiarandosi in buona salute e sottovalutando i rischi che si corrono. Ciò è dimostrato anche dalla poca affluenza (86 fumatori per struttura) nei 380 centri antifumo che da anni vengono messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale per la lotta al tabagismo.

Oltre alle donne si riduce anche la percentuale di fumatori under 18, ma…

Le buone notizie nella lotta al tabagismo non riguardano solo gli adulti. Infatti gli studi dimostrano che anche i fumatori under 18 sono in calo, sintomo questo che qualcosa sta cambiando. Rimane però evidente che la problematica è ben lontana dall’essere risolta e che la presenza di un numero considerevole di fumatori in Italia in qualche modo spinge, soprattutto i più giovani, verso questo pericoloso vizio.

Basti pensare che il 77,3% dei fumatori ha più della metà dei propri amici con lo stesso vizio e che nel 67,2% dei casi il migliore amico è un fumatore, come a voler dire che “un fumatore tira l’altro”. Questo però non è tutto. Come se non bastasse, per gli esperti i fumatori in Italia tendono anche a sviluppare altre dipendenze oltre a quella per la nicotina.

Il riferimento va ai giochi d’azzardo e ai giochi di scommesse, reali e virtuali. Le ricerche hanno sottolineato che il 60% di coloro che giocano a poker, videopoker, bingo, lotto, superenalotto, scommesse sportive etc. etc. hanno una fortissima dipendenza dalla nicotina e che, pur tentando, non riescono a fumare di meno.

Diminuisce la percentuale di fumatori in Italia: presa di coscienza o colpa della crisi?

A seguito dei dati che vi abbiamo riportato, una domanda sorge spontanea: ma la diminuzione della percentuale di fumatori in Italia è dovuta ad una maggiore presa di coscienza o alla crisi che impone restrizioni anche sul consumo di sigarette? Forse entrambe le cose. Già perché da un lato, specie negli ultimi anni, sono state avviate numerose campagne di sensibilizzazione antifumo, dall’altro è pur vero che una minore disponibilità economica ha portato alla revisione di vecchie e perché no cattive abitudini.

Tuttavia, in merito alla crisi economica, va detto che sono pochi gli italiani che rinunciano al vizio del fumo completamente mentre sono di più quelli che cercano di fumare di meno, comportando l’1,8% in meno di vendite per le sigarette delle marche più costose. Per contro però è aumentato il consumo di tabacco sfuso per l’8,5% dei fumatori in Italia.