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Perdite ematiche intermestruali: pillola e spotting premestruale

Pubblicato: 14/05/2012 00 Commenti |
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Perdite di sangue prima del ciclo? Ecco le possibili cause

La vita quotidiana delle donne in età fertile talvolta viene compromessa dalla presenza di perdite ematiche intermestruali, vale a dire di perdite di sangue prima del ciclo. La problematica è assai più frequente di quel che si possa pensare ma sono in poche a conoscere le reali cause delle perdite ematiche intermestruali e sono ancora meno coloro che pongono rimedio a questa fastidiosa condizione rivolgendosi ad un ginecologo.

Ma perché si verificano le perdite di sangue prima del ciclo? Le ragioni dello spotting premestruale possono essere svariate. Nella maggior parte dei casi si verificano delle perdite di sangue con la pillola anticoncezionale ma, oltre all’uso dei contraccettivi orali, anche stati infiammatori cervico-vaginali, patologie uterine ed uso di dispositivi intrauterini possono comportare delle perdite ematiche intermestruali che necessitano del consulto ginecologico.

Perdite ematiche intermestruali: capiamo cos’è lo spotting premestruale

Per meglio capire cos’è lo spotting premestruale, inteso come perdite di sangue prima del ciclo, è bene accennare al processo mestruale nelle donne. Le mestruazioni sono determinate dalla stimolazione degli ormoni ovarici (estrogeno e progesterone) sulla mucosa uterina. Tali ormoni determinano così due fasi mestruali: la prima fase di 14 giorni è definita estrogenica, mentre la seconda fase, sempre di 14 giorni, è definita progestinica. Al termine dei 28 giorni complessivi si verifica la mestruazione.

Qualsiasi perdita di sangue prima del ciclo è da ritenersi come spotting premestruale in quanto si verifica al di fuori del normale sanguinamento mestruale. Le perdite ematiche intermestruali, però, possono essere di lieve entità e non destare preoccupazioni (specie se conseguenza dell’assunzione della pillola) o avere carattere più importante e necessitare di un consulto specialistico.

Perdite di sangue con la pillola contraccettiva: è il caso più frequente

Una delle cause più frequenti di perdite ematiche intermestruali è l’assunzione della pillola contraccettiva, specie se ad esser prescritte sono quelle di “ultima generazione” a basso dosaggio ormonale. Di solito le perdite di sangue prima del ciclo compaiono nei primi 3-4 mesi di trattamento contraccettivo e tendono a scomparire gradualmente.

Tuttavia, è stato dimostrato che lo spotting premestruale persiste, anche oltre questo periodo, nelle donne fumatrici rispetto alle non fumatrici. Quindi la raccomandazione di smettere di fumare può essere utile e vantaggiosa nelle utilizzatrici dei contraccettivi orali. Le perdite ematiche intermestruali però possono verificarsi anche se la pillola viene dimenticata per molte ore o se viene sospesa bruscamente durante il periodo di assunzione, pertanto se la causa dello spotting è la pillola è bene non interromperne l’assunzione.

Perdita di sangue con la pillola: qual è la correlazione tra pillola e spotting premestruale?

Le perdite ematiche intermestruali determinate dall’assunzione della pillola sono dovute allo sfaldamento della mucosa uterina (tessuto endometriale). Ogni mese questo tessuto endometriale, in seguito all’interazione tra ormone estrogeno e progestinico, aumenta per poi essere espulso attraverso le mestruazioni.

Talvolta, la pillola contraccettiva combinata interferisce con l’accrescimento della mucosa uterina e, nel caso delle pillole di ultima generazione, il basso dosaggio estrogenico non consente di mantenere integre le pareti dell’endometrio ed è per tale ragione che si verificano le perdite di sangue prima del ciclo. Si ricordi però che le cause delle perdite ematiche intermestruali, non direttamente collegate all’assunzione della pillola, dovrebbero essere meglio appurate e mai sottovalutate.

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