Influenza, Dna e sistema immunitario: esiste un nesso

Mutazioni genetiche tra le cause dell’influenza

Che un sistema immunitario debole possa favorire la comparsa dell’influenza è cosa ormai nota, ma molti non sanno invece che il sistema immunitario, a sua volta, potrebbe essere alterato da mutazioni genetiche. Infatti, secondo i ricercatori dell’Università di Edimburgo e del Wellcome Trust Ranger Institute di Cambridge, le mutazioni genetiche, e nello specifico del gene IFITM3, darebbero origine ad una “suscettibilità virale” tale da aumentare notevolmente il rischio di contrarre l’influenza.

Lo studio sul nesso tra Dna ed influenza è stato pubblicato recentemente sulla rivista Nature ed è considerata una scoperta importantissima, poiché studiando il Dna ed il gene IFITM3 si potrebbero meglio conoscere i rischi e le conseguenze dell’influenza su ogni singolo individuo e si potrebbero mettere a punto una serie di vaccini mirati per ridurre la proliferazione del virus e le innumerevoli complicanze che l’influenza spesso arreca ai soggetti più deboli come anziani e bambini.

Influenza, sistema immunitario e Dna: gli studi ne confermano il legame

La ricerca condotta dagli studiosi dimostra per la prima volta un reale nesso tra influenza, sistema immunitario e Dna. Per arrivare a delle conferme gli esperti hanno esaminato il Dna di 60 volontari purtroppo ricoverati in reparti di terapia intensiva a causa di una banale influenza. Dai risultati è emerso che la maggior parte dei pazienti riportava delle mutazioni genetiche e per la precisione, ad essere implicato vi era un determinato gene noto come IFITM3.

La spiegazione del perché le mutazioni genetiche determino maggiori complicazioni influenzali è data dal fatto che il gene IFITM3, una volta alterato, riduce la produzione di una proteina indispensabile per ridurre la proliferazione del virus influenzale e la sua espansione verso i polmoni. Tale riduzione della proteina, asseriscono i ricercatori, intacca gli effetti della stessa lasciando il virus dell’influenza libero di colpire indisturbato.

Influenza: ora sappiamo perché alcuni soggetti sono più vulnerabili di altri

Appurato il fatto che l’alterazione del gene IFITM3 agevoli la comparsa dell’influenza, cosa succederebbe se il gene in questione venisse eliminato completamente dal Dna? È quello che si sono chiesti i ricercatori di Edimburgo e di Cambridge, i quali, per cercare risposte concrete alle loro ipotesi, hanno eliminato il gene dal Dna di alcune cavie di laboratorio infettate dal virus dell’influenza. Il risultato è stato sconcertante. Tutte le cavie sono decedute nel giro di breve tempo.

Il dott. Kenneth Baillie, esperto di genetica dell’Istituto Roslin di Edimburgo, ha spiegato in una intervista alla Bbc che “durante la pandemia di influenza suina di qualche anno fa, era molto inusuale che una persona sana si ammalasse in modo grave, eppure è successo. Era davvero un mistero per noi esperti capire perché certe persone erano più suscettibili all’influenza rispetto ad altre. Adesso, invece, ne siamo a conoscenza”.

Inoltre, il ricercatore ha aggiunto che “nell’improbabile caso di una pandemia di influenza, il gene appena scoperto potrebbe rivelarsi molto utile, fermo restando che le persone con mutazioni genetiche saranno comunque più a esposte ai rischi e alle conseguenze dell’influenza”.