Terapia antifumo in gravidanza: il cerotto per smettere di fumare

Cerotti per smettere di fumare: in gravidanza questa terapia antifumo non funziona

Le fumatrici quando rimangono incinta prestano maggiore attenzione ai danni che la dipendenza dalla nicotina può causare ed è per questo che spesso ricorrono ad una terapia antifumo per cercare di smettere di fumare, non tanto per se stesse, quanto per il bambino che portano in grembo.

Una terapia antifumo assai impiegata dalle donne in gravidanza è quella che prevede l’uso di cerotti per smettere di fumare. Si tratta di cerotti a base di nicotina che non liberano completamente dalla dipendenza bensì la sostituiscono, lasciando interdetto il mondo della ricerca medica e scientifica.

Da oggi però c’è un motivo in più per dubitare dei cerotti per smettere di fumare, in quanto questa terapia antifumo sembra non avere alcun effetto positivo proprio sulle donne in dolce attesa. Infatti, come dichiarano i ricercatori britannici della Università di Nottingham, “in gravidanza l’effetto dei cerotti per smettere di fumare è nullo o quasi”.

Cerotti per smettere di fumare: perché non hanno effetto sulle donne incinta?

Diversi studi statistici hanno dimostrato che la terapia antifumo, a base di cerotti per smettere di fumare, ha un certo margine di successo nei soggetti sani, sia di sesso maschile che femminile, che vogliono abbandonare il vizio del fumo. Tuttavia, secondo la ricerca, la riuscita di questa terapia antifumo è nulla in gravidanza, ma per quale ragione?

La spiegazione dell’insuccesso dei cerotti per smettere di fumare risiederebbe nel normale incremento del metabolismo delle future mamme. In altre parole, quando una donna è in stato di gravidanza il metabolismo viene accelerato e di conseguenza le sostanze contenute nei cerotti per smettere di fumare vengono elaborate più velocemente del normale, vanificandone l’effetto antifumo.

Come spiegano gli studiosi, i cerotti per smettere di fumare giocano proprio sul rilascio lento e graduale di piccole quantità di nicotina. Nelle donne in gravidanza questa “progressiva somministrazione” viene annullata facendo ricomparire il desiderio di fumare e tutti i sintomi dell’astinenza annessi.

Ma se i cerotti per smettere di fumare in gravidanza non funzionano che fare?

La terapia antifumo, che prevede l’impiego di cerotti alla nicotina, secondo la ricerca scientifica, non comporta particolari effetti collaterali e la terapia sostitutiva della nicotina non si costituisce come rischio per il feto. Ma, nonostante ciò, questa terapia antifumo sembra non essere indicata per le fumatrici in stato di gravidanza. E allora che fare per sopperire al problema e proteggere il nascituro dai rischi e pericoli della dipendenza da nicotina?

Secondo il dr. Tim Coleman, coordinatore della ricerca dell’Università di Nottingham, la soluzione potrebbe essere quella di rivedere le quantità di nicotina contenuta nei cerotti per smettere di fumare rendendole particolarmente adatte alle donne in gravidanza.

Ma la dottoressa Kathrin Pollack, esperta in assuefazione da nicotina, mette in guardia da alte concentrazioni di nicotina in qualsiasi terapia antifumo, ricordando che “si tratta pur sempre di inserire una sostanza estranea nel corpo di una donna e quantità eccessive potrebbero costituire pericolo per madre e figlio”.