Durante un recente incontro degli esperti facenti parte del Progetto Cuore dell'Istituto Superiore di Sanità, a causa dell’ipercolesterolemia, un eccesso di colesterolo ldl nel sangue, in Italia, ogni ora ben 14 persone hanno un infarto o vengono ricoverate per malattie ischemiche o aterosclerosi. I medici sostengono che una buona parte dei ricoveri in questione, potrebbero essere evitati se solo si effettuasse una prevenzione ed una monitorizzazione dei livelli di colesterolo ldl, il colesterolo cattivo che danneggia la salute.
Purtroppo però, il colesterolo ldl viene spesso sottovalutato ed è per questo che viene considerato come un nemico silenzioso del cuore. Non a caso circa 20 persone su 100 non hanno mai effettuato un controllo mirato per appurare i livelli di colesterolo hdl e le conseguenze di questa mancata prevenzione comportano poi un sensibile aumento dell’ipercolesterolemia e di conseguenza delle malattie cardiache.
I dati diffusi dall’istituto Superiore di Sanità, non si limitano solo ad evidenziare una preoccupante sottovalutazione dell’ipercolesterolemia, ma mettono in luce una realtà che riguardante tutte le regioni italiane che ignorano i rischi del colesterolo ldl. Ad esempio in Sardegna 30 uomini su 100 non hanno mai effettuato controlli sui livelli di colesterolo ldl e la regione che sembra essere più “attenta” ai pericoli dell’ipercolesterolemia è l’Emilia Romagna, dove solo 12 uomini su 100 non effettuano alcun controllo.
inoltre, il 21% degli uomini ed il 23% delle donne di tutta Italia, presentano un’ipercolesterolemia con valori al di sopra dei 240. Ciò significa che, tali soggetti, sono esposti ad un aumentato rischio cardiovascolare ed ad una maggiore probabilità di subire un infarto o un ictus.
Sia le linee guida europee, sia la carta del rischio cardiovascolare, sostengono l’importanza della prevenzione e della riduzione dei livelli di colesterolo ldl nei soggetti affetti da ipercolesterolemia. Infatti, la riduzione dei livelli di colesterolo ldl potrebbe proteggere da pericoli come ictus ed infarto. Ciò è ancor più importante nei soggetti affetti da patologie come diabete ed obesità, nonché per le persone già ad alto rischio di malattie cardiovascolari.
È stato dimostrato che una riduzione di 40mg di colesterolo ldl abbassa il rischio di eventi ischemici del ben 25%, mentre una riduzione pari ad 80mg, addirittura dimezza i rischi associati all’ipercolesterolemia. Per gli esperti, fra cui Claudio Borghi, ordinario di Medicina Interna all'Università di Bologna, ridurre i livelli di colesterolo ldl nel sangue è possibile mediante una terapia che associ all’impiego della statina, un altro farmaco, l’ezetimibe. A confermare la validità di questa terapia vi è uno studio, condotto su 9 mila pazienti, in cui l’associazione dei due farmaci ha portato ad una riduzione del 16,5% degli eventi aterosclerotici .
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