Impiego di statine e ridotto rischio di fratture ossee

Meno fratture ossee per le donne che assumono statine

Secondo un recente studio australiano, condotto dalla ricercatirice Julie A. Pasco per conto del Department of Clinical and Biomedical Sciences-Barwon Health dell'università di Melbourne e pubblicato sulla rivista “Archives of Internal Medicine”, le donne che assumono statine per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, riportano un rischio ridotto di fratture ossee.

La ricerca sul rapporto tra statine e fratture ossee ha coinvolto ben 1.400 donne volontarie, 800 di esse sane e 600 con fatture ossee di vario tipo individuate mediante radiografia. I dati ottenuti hanno dimostrato che le statine, ovvero gli inibitori della reduttasi del 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A, aumentavano la densità ossea, specie a livello della colonna vertebrale e del collo del femore, nelle donne con fratture ossee accertate.

Inoltre i ricercatori hanno appurato che, indipendentemente da età, peso, stile di vita ed assunzione di farmaci, l’impiego delle statine contribuiva ad un abbassamento del rischio di frattura ossea del 60% in donne predisposte a questa problematica.

Assunzione di statine: molti benefici per le ossa e non solo

Studi sugli animali e in vitro hanno evidenziato che l’assunzione di statine produce effetti benefici sulla formazione delle ossa, attraverso due possibili vie: la formazione di proteina-2 morfogenetica delle ossa, indipendente dalla nitrossido-sintetasi (NOS) endoteliale, e la produzione del fattore di crescita endoteliale vascolare, che dipende invece dall’attività della NOS endoteliale.

L’assunzione di statine, inoltre, pare abbia un effetti positivi non solo nella riduzione del rischio di fratture ossee ma anche sulla riduzione del rischio di incorrere in problematiche quali ictus ed infarto. Infatti, un’accurata analisi dei principali studi disponibili sulle statine suggerisce che queste, specie se assunte per la prevenzione primaria, oltre che ridurre gli eventi cardiovascolari, del 30% portano ad una diminuzione della mortalità del 12%, ad una riduzione di eventi cerebrovascolari del 19% .

Benefici delle statine: conclusioni generali

Nel corso di questi anni, grazie a continui e comprovati studi, sono emersi numerosi benefici delle statine che in qualche modo tendono a sottolineare non solo l’importanza e l’efficacia di questi farmaci ma anche la loro sicurezza.

Oltre ai benefici delle statine sulla riduzione del rischio di fratture ossee ed eventi cardiovascolari, ve ne sono altri propriamente legati alla loro funzione primaria, ovvero all’abbassamento del colesterolo nel sangue. Infatti i benefici delle statine consentono la riduzione del colesterolo ldl e l’aumento, in alcuni casi, del colesterolo hdl. Ciò consente anche di ottenere una regressione dell’arteriosclerosi quando il colesterolo ldl risulta nettamente ridotto e quello hdl L aumentato di più del 7,5 percento.

Tale effetto additivo delle statine è di importanza sostanziale, poiché può determinare la regressione delle placche arteriosclerotiche, ossia l'inversione di un processo sino a qualche tempo fa creduto irreversibile. Rimane comunque da dimostrare se la regressione associata a queste variazioni nell'assetto lipidico si traducano in riduzioni clinicamente significative degli eventi arteriosclerotici.