Contraccezione ed Indice di Pearl

Contraccezione: l’Indice di Pearl per stabilirne l’efficacia

La sessualità è un aspetto molto importante della vita di ogni individuo, ecco perché scegliere come metodo di contraccezione quello più indicato alle proprie esigenze può servire a vivere con serenità il rapporto di coppia ed evitare di incorrere in malattie sessualmente trasmissibili o gravidanze indesiderate.

La scelta del metodo di contraccezione deve essere ponderata dalla coppia in base alle proprie esigenze. Se si hanno rapporti occasionali il metodo di contraccezione più indicato è certamente il preservativo che, non solo protegge da gravidanze indesiderate ma anche da malattie sessualmente trasmissibili, alcune delle quali assai pericolose come l’AIDS. Se invece si vive un rapporto di coppia stabile e si è sicuri del proprio partner, la scelta del metodo di contraccezione può ricadere su contraccettivi meccanici, ormonali o naturali.

Ogni metodo di contraccezione interferisce in modo differente sulla fecondazione, tuttavia il requisito fondamentale che deve possedere il metodo di contraccezione prescelto è quello di efficacia e sicurezza. Per stabilire l’efficacia di un contraccettivo è stato espresso un indice, definito “Indice di Pearl” che indica il numero di gravidanze indesiderate verificatesi su di un campione di 100 donne che per 12 mesi hanno utilizzato un certo tipo di metodo di contraccezione. Più basso è l’Indice di Pearl e più sicuro sarà il metodo contraccettivo scelto.

La sicurezza dei contraccettivi secondo l’Indice di Pearl

Secondo l’Indice di Pearl esistono metodi di contraccezione più efficaci di altri. Va precisato però che l’Indice di Pearl si basa su statistiche cliniche e che le sue indicazioni sono puramente indicative. Volendo tuttavia, attenerci al parametro fornito dall’Indice di Pearl, il diaframma, gli spermicidi ed il coito interrotto presentano un Indice di Pearl molto alto, questo significa che la sicurezza di questi metodi è scarsa ed il rischio di gravidanze indesiderate è molto elevato.

l’Indice di Pearl rivela invece che il rischio di gravidanze indesiderate, con l’impiego dei contraccettivi orali, della spirale (IUD) o dell’impianto sottocutaneo di progestinici, è molto basso. La spirale e l’impianto progestinico sottocutaneo presentano un valore Pearl che oscilla tra l’1% ed il 2.5%, mentre la pillola contraccettiva o altri contraccettivi ormonali mostrano un valore Pearl compreso tra 0.02% e 0.08%.

Pillola: tra i contraccettivi più sicuri

La pillola è ritenuto uno dei metodi contraccettivi più sicuri, almeno per ciò che riguarda le gravidanze indesiderate, mentre non offre alcuna protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili. Tuttavia la pillola può essere una scelta di coppia valida specie se non si hanno rapporti occasionali ma si ha un solo partner abituale.

Bisogna però considerare che la pillola ha un piccolo margine di fallimento dovuto ad uno scorretto uso o all’assunzione contemporanea di farmaci che ne riducono l’efficacia e la sicurezza. Ad esempio se si dimentica di assumere qualche pillola all’interno di un blister, il rischio di gravidanze indesiderate aumenta dello 0.2%, mentre se si assumono farmaci antibiotici come la rifampicina, la percentuale sale ulteriormente ma varia da soggetto a soggetto.

Per quel che riguarda la mini pillola, l’Indice di Pearl stabilisce, invece, un valore compreso tra 0.9% e 3%. La minore efficacia contraccettiva della minipillola rispetto alla pillola è data dal fatto che la minipillola non inibisce l’ovulazione ma agisce prevalentemente sul muco cervicale rendendolo ostile agli spermatozoi.