Ritenzione idrica: che fare?

Ritenzione idrica: non solo una minaccia antiestetica

Inestetismi estetici come cellulite e ritenzione idrica sono un incubo per le donne, una continua lotta quotidiana da affrontare allo specchio con le più diverse pseudo soluzioni, che spesso non porta ai risultati sperati. Ma la cosa più allarmante è che, soprattutto la ritenzione idrica, oltre a creare un inestetismo estetico potrebbe provocare danni anche alla salute attraverso una patologia quale l’insufficienza renale.

Quando si parla di ritenzione idrica si parla di una tendenza a trattenere i liquidi in eccesso nell’organismo. Infatti con la ritenzione idrica, e quindi con l’eccesso di liquidi, avviene la tumefazione dei tessuti molli. Di norma i liquidi in eccesso vengono smaltiti mediante la circolazione venosa e la circolazione linfatica, ma quando si verifica un mal funzionamento del sistema circolatorio venoso, l’organismo non riesce a smaltire i liquidi in eccesso portando alla comparsa della tanto temuta ritenzione idrica.

Quando la ritenzione idrica deriva da problematiche ormonali

La ritenzione idrica, provocando non solo inestetismi ma anche problemi di insufficienza renale, può essere considerata una minaccia a 360° che tuttavia può essere tenuta sotto controllo mediante degli accorgimenti mirati. Ad esempio la ritenzione idrica non è tendenzialmente un problema che riguarda le donne praticanti una regolare attività fisica o che seguono una dieta equilibrata e corretta dal punto di vista nutrizionale. Per questo, sono gli stessi esperti che consigliano l’impiego di cibi sani, un minor consumo di sale e un maggior consumo di acqua (almeno 2 lt al giorno) per tenere lontana la ritenzione idrica e le patologie ad essa correlate.

Ma in alcuni casi, nonostante si faccia attività fisica o si mangi correttamente, la ritenzione idrica potrebbe comunque comparire ed essere generata da cause non imputabili allo stile di vita che si segue. Quando la ritenzione idrica non è provocata da poco esercizio fisico o dall’alimentazione, potrebbe dunque avere un’origine differente, come ad esempio uno squilibrio ormonale o la scelta di un contraccettivo sbagliato e non adatto alla propria persona.

Le cause della ritenzione idrica

Le cause della ritenzione idrica possono essere differenti da donna a donna ma tra le più incidenti vi sono certamente la cattiva alimentazione e lo scorretto stile di vita. Ma a volte anche i problemi circolatori, gli squilibri ormonali o l’impiego di taluni farmaci, possono incentivare la comparsa della ritenzione idrica pur non costituendosi come vere e proprie cause di questo inestetismo.

Per quanto riguarda i problemi circolatori, è confermato che un cattivo flusso venoso e linfatico impediscono all’organismo di liberarsi dei liquidi in eccesso, ovvero dei liquidi dannosi che poi si traducono in agglomerati di ritenzione idrica. Per ciò che invece concerne l’uso del contraccettivo ormonale o il ricorso ad alcuni farmaci (antinfiammatori, cortisonici o farmaci impiegati come terapia sostitutiva ormonale), va detto che da sempre sono accusati di provocare la comparsa della ritenzione idrica, ma in realtà non è sempre così.

Infatti i soli farmaci non sono determinanti nella formazione della ritenzione idrica, certamente possono contribuire in minima parte ma non si costituiscono affatto come origine del problema. Anche nel caso del contraccettivo ormonale, va specificato che la ritenzione idrica che si genera dall’impiego di estrogeni o progestinici va da 0 ad 1 kg, un quantitativo cioè insignificante.

Ritenzione idrica il maggior pericolo è il sodio

Gli esperti sottolineano che l’uso della pillola contraccettiva non determina la ritenzione idrica, se mai può essere considerata come un contributo di lieve entità, che da solo di certo non apporta cambiamenti rilevanti dinanzi allo specchio.

Ma allora qual è, o quali sono le vere cause della ritenzione idrica? Abbiamo già detto che una cattiva alimentazione, una vita sedentaria, o un malfunzionamento circolatorio sono i principali fattori responsabili della comparsa della ritenzione idrica. Un pericolo poi, da non sottovalutare, e che se vogliamo rientra nelle cattive abitudini alimentari, è l’eccessivo consumo di sodio.

Il sodio infatti influenza considerevolmente i livelli di ritenzione idrica, ma gli esperti mettono in guardia da strategie fai da te che portano a consumare meno acqua perché contenente del sodio. L’acqua contiene sodio in quantità assai ridotte, se mai va diminuito il sodio contenuto nei cibi ricchi di condimento. Per cui diffidare delle pubblicità che propinano acqua povera di sodio e concentrasi maggiormente sul proprio stile di vita è la miglior cosa che si possa fare per contrastare la ritenzione idrica.