Pillola dei 5 giorni dopo: si esprime il Consiglio Superiore di Sanità

Pillola dei 5 giorni dopo: si ma prima un test di gravidanza

ellaOne, meglio nota come la pillola dei 5 giorni dopo è un contraccettivo d’emergenza che permette di sfatare il rischio di una gravidanza nelle 120 ore successive ad un rapporto non protetto e per questo considerato a rischio. Della pillola dei 5 giorni dopo si è molto discusso nel corso di questi anni ma ad oggi potrebbe esserci una svolta nella commercializzazione di questo contraccettivo d’emergenza.

Infatti, la pillola dei 5 giorni dopo ellaOne, già approvata dall’Autorità farmacologica europea nel marzo 2009, a breve potrebbe essere approvata anche in Italia dal Consiglio Superiore di Sanità grazie alle sollecitazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Due giorni fa, proprio il Consiglio Nazionale di Sanità si è espresso con parere favorevole nei confronti della pillola dei 5 giorni dopo che comunque dovrà essere impiegata con le dovute cautele e solo in caso di gravidanza non instaurata.

Questo significa che il contraccettivo d’emergenza ellaOne, dovrà essere assunto solo se un test di gravidanza dimostrerà che non si è incinta, poiché la pillola dei 5 giorni dopo non è un farmaco per l’aborto ma un farmaco che riduce le possibilità di instaurazione della gravidanza indesiderata.

Chiarite le differenze tra ellaOne e Ru486

L’onorevole Luisa Capitanio Santolini ha chiesto al ministro della salute Ferruccio Fazio di chiarire le differenze che sussistono tra la pillola dei 5 giorni dopo ellaOne e la pillola abortiva Ru486. Il ministro Fazio ha quindi annunciato di necessitare del parere del Consiglio Superiore di Sanità per accertare la compatibilità del contraccettivo d’emergenza ellaOne con la normativa vigente, al fine di chiarire le differenze della pillola dei 5 giorni dopo dalla Ru486. Che la pillola dei 5 giorni dopo non sia una pillola abortiva questo è certo, ma ora rimane da chiarire le sue possibili azioni dopo il concepimento.

Lucio Romano, ginecologo all’Università Federico II di Napoli e copresidente nazionale di Scienza & Vita ha spiegato che la pillola dei 5 giorni dopo “fa parte di quei composti sintetici che si legano ai recettori del progesterone come la Ru486, ovvero la pillola abortiva. L’azione del progesterone è fondamentale per l’iniziale sviluppo della gravidanza, in particolare prepara l’utero ad accogliere l’embrione per l’annidamento. Se assunta prima dell’ovulazione ellaOne impedisce o ritarda l’ovulazione stessa”, mentre ad ovulazione o fecondazione già avvenuta, sottolinea ancora il dott. Romano, “potrebbe indurre ad alterazioni dell’endometrio”.

Per un uso corretto della pillola dei 5 giorni dopo

Le spiegazioni del dott. Romano ci fanno capire come la pillola dei 5 giorni dopo non sia propriamente una pillola abortiva, ma se assunta durante una gravidanza potrebbe indurre ad un aborto o a delle complicanze per il feto. Ecco quindi l’importanza di effettuare un test di gravidanza preventivo, in modo da poter assumere il contraccettivo d’emergenza ellaOne in tutta tranquillità e sicurezza.

Il Consiglio Superiore di Sanità ha dato infatti una precisa indicazione di compatibilità con la legge 194 sottolineando che “c’è bisogno di un test di gravidanza precoce che escluda una gravidanza in atto per poter somministrare la pillola dei 5 giorni dopo”.