Incontinenza urinaria femminile

Incontinenza urinaria: solo il 24% delle donne ne parla al medico

L’incontinenza urinaria consiste in una perdita involontaria di urina attraverso l’uretra. Questa condizione colpisce prevalentemente le donne e le probabilità di essere affette da incontinenza urinaria femminile aumentano superati i 35 anni di età. Per gli esperti qualsiasi donna può essere colpita da incontinenza, tuttavia la reale incidenza di questo disturbo non è facile da quantificare a causa della reticenza e dell’imbarazzo delle donne a parlare del proprio problema.

Infatti l’incontinenza urinaria femminile, oltre a scaturire una serie di disagi di carattere igienico, ha dei risvolti psicologici e sociali assai complessi. La vergogna e talvolta la convinzione che le perdite di urina siano normali con l’avanzare dell’età, portano ad una mancanza di dialogo con il medico e ad una imprecisa rilevazione clinica dell’incontinenza urinaria femminile nel nostro Paese.

A conferma dell’imbarazzo delle donne nel parlare di incontinenza urinaria vi è un recente studio condotto su pazienti volontarie in menopausa. Secondo i risultati della ricerca solo il 24% delle donne consulta un medico in presenza di incontinenza urinaria, meno del 14% effettua accertamenti e circa il 7% intraprende una terapia risolutiva.

Incontinenza urinaria femminile: tra tipologie e cause scatenanti

Le cause dell’incontinenza urinaria femminile possono essere molteplici. Sulla base dei fattori scatenanti la condizione vengono pertanto identificate 3 diverse tipologie di incontinenza: incontinenza urinaria da stress, incontinenza urinaria da urgenza e incontinenza urinaria mista.

L’incontinenza urinaria femminile da stress prevede una perdita di urine in conseguenza di un aumento della pressione addominale, che può verificarsi con starnuti e colpi di tosse. Questa tipologia di incontinenza urinaria è strettamente legata all’alterazione dei muscoli del pavimento pelvico i cui fattori di rischio maggiori comprendono: obesità, gravidanza e parto, menopausa, invecchiamento e vizio del fumo.

L’incontinenza urinaria femminile da urgenza prevede una perdita di urine in conseguenza di uno stimolo impellente di urinare. In questo caso le perdite urinarie sono strettamente legate ad una iperattività del muscolo della vescica. Fattori di rischio che determinano l’iperattività vescicale sono le infezioni urinarie e le neoplasie.

L’incontinenza urinaria femminile mista, infine, è quella maggiormente diffusa poiché riguarda circa l’83% dei casi e si verifica sia sotto sforzo sia in caso di iperattività del muscolo della vescica. Anche per questa tipologia di incontinenza urinaria i fattori di rischio maggiori sono l’obesità, l’età e la menopausa.

Incontinenza urinaria: con obesità il rischio aumenta

Come abbiamo accennato, esistono diversi fattori causa di incontinenza urinaria femminile. Tra questi uno dei più ricorrenti è l’obesità. Inoltre, un recente studio, condotto dai ricercatori della California Polytechnic State University, dimostra che le donne affette da obesità e diabete hanno un maggiore rischio di soffrire di incontinenza urinaria femminile rispetto alle donne in normopeso.

Nonostante, ancora oggi, gli esperti non abbiano una spiegazione precisa della relazione che intercorre tra obesità ed incontinenza urinaria, pare che l’aumento di peso comporti un accumulo di grasso anche agli organi addominali, predisponendo così alle alterazioni vescicali. Ma, al di là delle ipotesi, quel che è certo è che le persone affette da obesità nel più dei casi riscontrano problemi di incontinenza urinaria e che una riduzione di peso corporeo può servire come forma di prevenzione di questa patologia.