Storie di obesità – Di obesità si può morire

Le storie di tanti, un esempio per molti

Capita molto spesso che all’indirizzo di posta elettronica di farmacia-italia-info.com arrivino storie di uomini e donne che hanno la sola voglia di esprimere una loro problematica e raccontarne l’evoluzione e la risoluzione per essere d’aiuto a chi un disagio lo vive ancora. Per tale ragione il nostro team di collaboratori ha scelto per voi alcune testimonianze, che più volte gli stessi autori ci hanno chiesto di pubblicare, in modo da poter essere più vicini, e se possibile ancor più attenti, all’aspetto umano e non solo medico delle storie che ci vengono raccontate. Ogni settimana una nuova storia verrà pubblicata, ogni volta una tematica differente, perché il confronto è più utile di quanto si possa pensare.

Se anche tu vuoi raccontare la tua storia puoi farlo attraverso il modulo contatti situato in alto a destra.

Di obesità si può morire…

Io vorrei raccontare una storia cominciando con un’affermazione un pò forte ma pur sempre vera : “di obesità si può morire davvero” e ci sono due modi in cui l’ obesità ti fa morire, si può morire nel senso letterale della parola o si può morire dentro per colpa di una società incapace molto spesso di accettare chi è diverso dallo stereotipo.

Si muore perché la società in cui viviamo vede l' obesità come un problema alimentare e non come una malattia da curare e si muore perché quando si soffre di obesità a lungo andare insorgono le malattie cardiache, respiratorie e motorie che si aggiungono ad un dramma iniziale che nessuno può comprendere . Spesso si arriva alla morte perché molti interventi chirurghi non si possono effettuare in quanto considerati interventi a rischio che anticipano una morte che sai già che arriverà.

Questa non è la mia storia

Questa non è la mia storia ma la storia di mia sorella, di una donna obesa come me, che però, schiacciata dalla società e dalle complicazioni non ha saputo reagire per tempo, non ha saputo dire no alla sua condizione e si è lasciata andare. Mia sorella, stanca di tutto ha trovato come unico conforto il cibo, ha rifiutato qualunque soluzione al suo dramma credendo che soluzione non ci fosse ed un giorno è andata via, strappata alla vita da un arresto cardiaco e dall’obesità che la accompagnava da sempre.

Già, perché la maggior parte delle persone che muore per obesità muore nel sonno per arresto cardiaco. E questo pensiero legato imprescindibilmente a quello del volto di mia sorella per anni non mi ha abbandonata. Dopo la sua morte io ho reagito, arrabbiata e stanca di questa malattia volevo per me un percorso diverso. Ecco perché mi sono rivolta a voi.

Inizialmente ero preoccupata, mi disperavo perché non riuscivo ad andare sotto i cento chili, volevo tutto e lo volevo subito. Poi però mi ripetevo che ero fortunata, che ero viva e che a piccoli passi io stavo raggiungendo un obiettivo, per me e per mia sorella. Io questo obiettivo oggi l’ho raggiunto e l’ho fatto prima che l’ obesità danneggiasse indelebilmente la mia salute.