L’uomo calvo? È considerate più virile

L’uomo senza capelli ha finalmente la sua rivincita!

L’uomo senza capelli, ovvero affetto da quella che propriamente viene definita calvizie maschile, molte volte è visto come un soggetto debole, che soffre della sua condizione e paga con l’insicurezza quotidiana la perdita della folta chioma.

Ma attenzione! Siamo sicuri che le cose stiano davvero così? A quanto pare l’uomo calvo non solo piace alle donne ma è reputato molto più virile e più potente. Lo sostiene una recentissima ricerca, condotta dagli studiosi della Wharton School dell’Università di Pennsylvania, pubblicata sulla rivista Social Psychological and Personality Science.

Nella società moderna l’uomo calvo piace: vediamo perché

La ricerca dell’Università di Pennsylvania giunge a conferma di numerosi sondaggi che, negli ultimi anni avevano sostenuto che l’uomo senza capelli era più attraente, almeno agli occhi delle donne. L spiegazione scientifica degli studiosi agli apprezzamenti dell’universo femminile all’uomo calvo risiedono in una sorta di “associazione mentale”.

In parole povere, l’uomo senza capelli è visto forte, virile e sessualmente potente perché associato a grandi personaggi politici del passato, e della storia in generale, e a vip del nostro secolo. Insomma da Mussolini al principe William, da Bruce Willis a Luca Zingaretti, di esempi ne esistono tanti, e se alle donne piace così ben venga!

La calvizie potrebbe essere un vantaggio ma…

Dopo aver dichiarato che l’uomo senza capelli ha un buon effetto sulle donne, i ricercatori tengono a precisare che gli uomini che sono sulla strada di perdere i capelli, invece, hanno di che temere. Già, perché nello stesso studio è emerso un dato controverso. Chi ha pochi capelli in testa, infatti, è visto come un soggetto debole ed insicuro.

Insomma, le donne non amano la via di mezzo: o con o senza capelli ma mai un uomo con pochi capelli in fase di caduta. Ma al di la di quel che possano dire le ricerche, quel che conta e che un uomo stia bene con se stesso, perché è dall’equilibrio e dall’accettazione di se che traspare la personalità.