Candida Vaginale

Tampone vaginale: utile a rilevare la candida genitale femminile

Pubblicato: 14/09/2012 00 Commenti |
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Il tampone vaginale per scoprire la presenza di candida genitale

Il tampone vaginale è un test effettuato nell’area genitale femminile durante il quale il ginecologo, per mezzo di un cotton fiocc, preleva una piccola quantità di secrezioni all’interno della vagina per stabilire se la paziente è affetta da infezioni batteriche o micosi. Al termine del prelievo, il tampone viene sigillato all’interno di un contenitore sterile, per poi venire analizzato in laboratorio.

Dai risultati sarà possibile individuare la presenza o meno di malattie a trasmissione sessuale, attraverso l’analisi dei microrganismi presenti all’interno della vagina e individuare se la donna è affetta, ad esempio, da infezioni da lieviti.

Il tampone vaginale viene impiegato, in particolare, quando si sospetta la presenza di Candida Albicans, un fungo naturalmente presente all’interno del nostro organismo ma che può moltiplicarsi in modo anomalo a causa dell’assunzione di antibiotici, condizioni legate al metabolismo degli zuccheri oppure abbassamento drastico delle difese immunitarie.

Candida genitale ed altre infezioni smascherate dal tampone vaginale

Per capire se si è affetti da candida genitale o da qualunque altra infezione, innanzitutto, è importante prestare attenzione alla presenza di eventuali sintomi tipici di queste condizioni. Infatti, di solito, la sintomatologia che accompagnano le infezioni vaginali prevede la continua necessità di urinare e difficoltà nella minzione, a cui si aggiungono dolori addominali, bruciore e prurito, secrezioni vaginali di colore biancastro o verdastro.

Di fronte a sintomi di questo tipo, viene richiesto alla paziente di sottoporsi ad un tampone vaginale, che si compone di più fasi. In primo luogo, viene verificato il pH vaginale che, in condizioni normali è pari a 4. In seguito di passa alla fase definita “colorazione di Gram”, che consente di rilevare la giusta quantità di cellule e lattobacilli, l’eventuale presenza di leucociti, di funghi o di protozoi. Infine, l’esame colturale permetterà di stabilire con certezza la tipologia di agente patogeno responsabile dell’infiammazione.

Rimedi per candida genitale femminile ed altre infezioni vaginali

Una volta stabilita la presenza di candida genitale femminile o di altre infezioni, il medico prescriverà la terapia farmacologica più indicata per il singolo caso. Di solito, in caso di funghi si agisce per via topica, mediante l’utilizzo di ovuli e lavande vaginali, e per via antibiotica, con l’assunzione di farmaci specifici. Nel caso di candida genitale femminile, sarà necessario prestare particolare attenzione all’igiene intima, utilizzando detergenti particolari.

Oltre al ricorso ai farmaci, anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale in caso di candida genitale ed infezioni vaginali. Infatti, i funghi si nutrono di zuccheri e lieviti, di conseguenza, è opportuno evitare un consumo eccessivo di prodotti che contengano tali sostanze.

A tal riguardo, il mirtillo rosso è in grado di abbassare il pH vaginale, disinfettando le vie urinarie. Inoltre, è importante bere molta acqua, soprattutto quella a basso contenuto di sodio, capace di stimolare la diuresi, purificare la vescica e lavare via i batteri.

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