Tumore della prostata: le speranze in un vaccino

Tumore della prostata: la più frequente forma di tumore nel sesso maschile

Il tumore della prostata è una neoplasia maligna che interessa le cellule ghiandolari secretorie dell’apparato genitale maschile, o più semplicemente una specifica ghiandola nota come prostata. Il tumore della prostata, negli Stati Uniti, rappresenta la seconda causa di morte tumorale, mentre in Italia è la forma di tumore più frequente nel sesso maschile ed una delle maggiori cause di disfunzione erettile.

Molto spesso il tumore della prostata è asintomatico, per lo meno nelle prime fasi della malattia, e ciò rende assai ardua una diagnosi tempestiva. Ecco perché è sempre molto importante non sottovalutare alcuni campanelli d’allarme come la disfunzione erettile e il dolore durante la minzione. Altro campanello d’allarme da prendere in considerazione è il dolore osseo. Infatti il tumore della prostata genera delle metastasi che interessano principalmente ossa e linfonodi limitrofi.

Diagnosticare il tumore della prostata: importante misurare il livello di PSA

Il tumore della prostata colpisce frequentemente in un’età che va dai 50 anni in poi e si caratterizza per la produzione eccessiva di una sostanza chiamata PSA (antigene prostatico specifico). Pertanto sarebbe opportuno fare delle analisi del sangue di routine, superata la cinquantina, in modo da tenere sotto controllo la salute generale e ridurre il rischio di tumore della prostata mediante la monitorizzazione dei livelli di PSA .

Altri esami da effettuare nei casi sospetti di tumore della prostata comprendono l’ecografia, la radiografia e la biopsia. Quest’ultima consiste nel prelevare un pezzo di tessuto da analizzare in laboratorio per riscontrare la presenza, o meno, del tumore della prostata. Nel caso di diagnosi del tumore della prostata le terapie più frequentemente impiegate sono la chemioterapica, la radioterapia o l’asportazione chirurgica.

Tra due anni il tumore della prostata sarà curabile con un vaccino

Negli ultimi anni la ricerca medica ha fatto passi da gigante in merito al trattamento e alla cura del tumore della prostata, arrivando perfino a realizzare un vaccino che consente di evitare sia la chemioterapia che l’invasività dell’intervento chirurgico. Il vaccino per la cura del tumore della prostata è stato messo appunto dai ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, negli Stati uniti, e ha visto la collaborazione di numerosi studiosi inglesi.

Questo prodigioso vaccino per la cura del tumore della prostata sarebbe in grado di stimolare una risposta immunitaria nelle cellule interessate dal tumore. In tal modo, se il vaccino funzionasse, sarebbe l’organismo stesso, mediante il sistema immunitario, a debellare la malattia senza intaccare le cellule sane. Per ora le sperimentazioni sono state effettuate solo su cavie animali ma a breve saranno effettuate anche sull’uomo e si spera di poter disporre di un vaccino per la cura del tumore della prostata nei prossimi due anni.