Influenza suina: come riconoscerla ed evitarla

In tutto il mondo si parla ormai quotidianamente di Nuova Influenza, più conosciuta come Influenza suina. In Italia, dopo un periodo di forte allarmismo, la situazione è ancora tranquilla perché il livello di diffusione non è elevato come in altri Paesi. In realtà la minaccia è reale e imminente con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi. Per questa ragione è importante conoscere al meglio le dinamiche di diffusione e i sintomi per evitare il contagio o per essere preparati a curarla senza difficoltà.

Di seguito, una semplice guida agli effetti dell’influenza suina:

E’ possibile contrarre l’influenza in uno dei seguenti modi: respirando i microbi presenti nell’aria o toccando una superficie infetta come, ad esempio, la maniglia di una porta e poi mettere le dita in bocca. “Il microbo resiste fino a 24 ore su una superficie dura come mentre le superfici morbide come i vestiti tendono a danneggiare la struttura delle cellule virali che così non sopravvivono oltre le 2 ore” spiega Brian Mc Closkey, direttore dell’Health Protection Agency di Londra. Normalmente i microbi dell’influenza non sopravvivono a lungo alla luce ultravioletta ed è per questa ragione che si riscontrano un minor numero di casi durante l’estate, ma l’influenza suina sembra essere meno soggetta al sole.

Il virus della Nuova Influenza non attacca le cellule del rivestimento della bocca, ma colpisce la gola, le cui cellule sono più sensibili. Per questa ragione si può essere contagiati dal virus solo se si è a stretto contatto con una persona già infetta che tossisce o starnutisce espellendo i germi direttamente dalla gola. Solo in questo modo il virus si trasmette in modo diretto da una persona ad un'altra.

Il mal di gola è uno dei sintomi più comuni e rappresentativi dell’influenza suina. Il virus, come detto, attacca principalmente le cellule delle vie respiratorie provocando infiammazioni e creando spazi per infezioni secondarie. Particolari condizioni di salute possono amplificare l’effetto: asma cronica e fumo danneggiano il rivestimento delle vie respiratorie permettendo al virus di insediarsi più facilmente nella parete cellulare.

Una volta che l’infezione è contratta, alcune molecole chiamate citochine segnalano al sistema immunitario che è il momento di agire. I globuli bianchi nel midollo osseo cominciano un’attività intensa di produzione degli anticorpi necessari per respingere l’infezione. In pratica il nostro sistema immunitario lavora per produrre un anticorpo in grado di bloccare le proteine H e N del virus. Mentre alcuni anziani, che sono stati esposti a un simile ceppo di influenza suina nel 1957, possiedono già i suddetti anticorpi e il loro sistema immunitario è già preparato a combattere l’infezione, il resto di noi, invece, deve produrre tali anticorpi partendo da zero. Ne consegue che sono necessari almeno tre giorni prima che il corpo abbia prodotto un numero sufficiente di anticorpi per sopraffare il virus. Per potenziare il proprio sistema immunitario è possibile assumere integratori in grado di ridurre il rischio di infezioni, ma con un’alimentazione adeguata e un regolare esercizio fisico ciò non è necessario.

La febbre è l’approccio comune da parte del corpo alle infezioni. Il suo manifestarsi è il primo sintomo che dimostra l’inizio della battaglia contro l’infezione e si manifesta prima dell’arrivo degli anticorpi, che necessitano solitamente di 2 o 3 giorni.

Una tosse secca è un riflesso involontario: normalmente si tratta di un meccanismo di difesa per espellere un corpo estraneo, come la polvere, che si è inserito nelle vie respiratorie provocando fastidi. Ma quando la gola è infetta, il corpo registra l’infiammazione come un corpo estraneo che solletica le vie respiratorie. Mentre la tosse secca, che è simile a un singhiozzo, può essere soppressa, la tosse umida si manifesta quando le ghiandole producono un eccesso di muco in gola. Questo sarà chiaro se è in corso un’infezione virale, giallo o verde se è in corso un’altra infezione secondaria e corrisponde a un deposito di batteri morti.

Malessere, stanchezza e dolori muscolari sono segni importanti di influenza. La fatica potrebbe rappresentare la richiesta da parte del corpo di relax e riposo, in modo da non sprecare le riserve necessarie di glucosio e ossigeno vitali per la produzione di anticorpi.

Se il corpo è impegnato nella guerra contro l’infezione, è possibile che non si riesca a digerire bene il cibo perché la digestione potrebbe deviare il corpo dalla lotta contro il virus. Perdere qualche chilo non è un problema ma bisogna sempre stare attenti a mantenere un adeguato livello di liquidi nel corpo per non rimanere disidratati.

Com’è possibile notare, i sintomi non differiscono da quelli comuni a una normale influenza per cui non è necessario preoccuparsi, una cura di 5 giorni con un anti-virale come il Tamiflu è sufficiente per una pronta guarigione.