Viagra generico: fino al 2019 non se ne parla

Viagra generico: la Pfizer vince contro Teva

È stato accolto il ricorso della Pfizer, multinazionale che da anni detiene il brevetto sul Viagra originale, nei confronti della Teva Pharmaceutical Industries , la quale aveva previsto di lanciare a breve sul mercato la versione generica della famosa pillola blu.

Un tribunale americano ha infatti respinto l’istanza con cui la Teva asseriva la mancata validità della licenza sul Viagra da parte della Pfizer e ha deciso che la produzione e la messa in commercio del Viagra generico non sarà possibile fino al 2019.

Il giudice Rebecca Beach Smith, della Corte distrettuale di Norfolk (Virginia), attraverso un’ordinanza lunga ben 110 pagine, ha ritenuto insufficienti ed a tratti immotivate le ragioni esposte dalla casa farmaceutica Teva che, con le mani legate, non potrà avviare la produzione tanto ambita di Viagra generico.

Pfizer : la Teva non può violare i nostri diritti di brevetto

Amy Schulman, vice presidente esecutivo e consigliere generale della casa farmaceutica Pfizer, si è espresso dopo il verdetto dichiarando : “Siamo lieti che il giudice abbia riconosciuto la validità e l’applicabilità del nostro brevetto del Viagra per il trattamento della disfunzione erettile. Proteggere i diritti di proprietà intellettuale è difficile ma la decisione della corte riconosce la chiara violazione di Teva dei nostri diritti di brevetto”.

La Pfizer fa sapere che sono ancora attivi altri ricorsi contro iniziative molto simili a quelle tentate dalla Teva e che la lotta alle aziende produttrici di Viagra generico e di altri farmaci omonimi è tutt’altro che sopita. Fortunatamente le battaglie legali, afferma Amy Schulman, non hanno intaccato le vendite di Viagra originale, tanto che le stesse sono aumentate del 5,5% nel corso di soli quattro mesi.

Duro colpo per la Teva senza Viagra generico

Il colosso farmaceutico Teva è specializzato nella produzione di farmaci generici e ovviamente non poteva non tentare di avviare un record di vendite anche con il ben noto Viagra che conta circa 16 milioni di acquirenti nel mondo. Tuttavia, la battuta d’arresto verificatasi con la schiacciante vittoria della Pfizer ha messo a dura prova il Titolo Teva che, alla borsa di Tel Aviv, ha perso più del 3%.

La Teva, così come altre case farmaceutiche produttrici di farmaci generici, dovranno per ora abbandonare l’idea di allargare il proprio giro d’affari e dovranno attendere il 2019 per nuovi promettenti sviluppi sui farmaci contro la disfunzione erettile.