Contraccezione: l’impianto sottocutaneo di progesterone

L’impianto sottocutaneo di progesterone come metodo contraccettivo

L’impianto sottocutaneo di progesterone è un metodo contraccettivo poco diffuso in Italia ma che all’estero ha riscosso un notevole successo, vista la richiesta continua, da parte di numerose donne, di poter impiantare questo tipo di contraccezione e abbandonare il più tradizionale metodo contraccettivo quale la pillola anticoncezionale.

L’impianto sottocutaneo di progesterone consiste nel posizionamento sottocutaneo di un sottile filamento dello spessore di circa 2 mm con una lunghezza di 4 cm nella zona interna dell’avambraccio. L’impianto sottocutaneo di progesterone deve essere inserito sottopelle nel periodo di flusso mestruale attraverso un piccolo intervento di incisione della durata di circa due minuti.

Questo metodo contraccettivo, consistente nell’impianto sottocutaneo di un tubicino, rilascia gradualmente e continuativamente una piccola quantità di progesterone, più precisamente l’etonogestrel, il quale passa direttamente per il sangue prevenendo l’ovulazione per almeno 3 anni.

Impianto sottocutaneo di progesterone: contraccezione efficace al 100%

L’efficacia dell’impianto sottocutaneo di progesterone è pari a quella dimostrata da altri tipi di contraccezione, con il vantaggio però di essere valido per tre anni consecutivi, a differenza della pillola anticoncezionale, da assumere quotidianamente, e del cerotto transdermico, che richiede una sostituzione settimanale.

Per la sua azione prolungata di tre anni, questo metodo contraccettivo è definito da molti medici come un tipo di contraccezione “semi-permanente”, ossia un metodo contraccettivo che una volta inserito quasi si dimentica di avere. Ma come agisce l’impianto sottocutaneo di progesterone? La risposta è semplice. Come qualsiasi altro metodo contraccettivo ormonale che gradualmente rilascia ormoni, in questo caso il progestinico etonogestrel.

Pro e contro dell’impianto sottocutaneo di progesterone

I vantaggi dell’impianto sottocutaneo di progesterone sono sostanzialmente due, ovvero l’efficacia del 100% e la durata di tre anni. tuttavia proprio quest’ultimo vantaggio può in qualche modo avere una duplice faccia e costituirsi anche come un vero e proprio svantaggio.

Infatti l’impianto sottocutaneo di progesterone porta ad una vera e propria scelta permanente, non consigliata dai medici in quanto è sempre bene sospendere il metodo contraccettivo abituale, per impedire che le ovaia diventino “inattive”, almeno una volta all’anno. Ovviamente l’impianto sottocutaneo di progesterone, avendo validità triennale esula da questa prassi consigliata dai ginecologi.

Altro svantaggio dell’impianto sottocutaneo di progesterone, come forma di contraccezione, è quello di essere una procedura esclusivamente ambulatoriale effettuabile, sia per l’inserimento che per la rimozione, dal solo medico con anestesia locale. Il metodo contraccettivo di impianto sottocutaneo di progesterone, inoltre, anche se non visibile si avverte al tatto e lascia una piccola cicatrice dopo la rimozione.

Infine non mancano gli effetti collaterali legati a questo metodo contraccettivo. I più frequenti effetti collaterali dell’impianto sottocutaneo di progesterone si manifestano soprattutto dopo la sua rimozione e consistono in: alterazione del ciclo mestruale, mestruazioni più lunghe del solito, aumento eccessivo di peso, acne o irritazioni della cute e cefalea. In alcuni casi si sono evidenziate tromboembolie venose, tumori, gravi infezioni epatiche ed emorragie genitali di difficile diagnosi.