Cancro ai reni e alla vescica tra le conseguenze del fumo

Conseguenze del fumo: i polmoni non sono gli unici bersagli

Generalmente, quando si parla di danni delle sigarette si tende immediatamente a pensare al carcinoma polmonare, ma il fumo espone anche ad un rischio maggiore rischio di cancro ai reni e sono causa del 50% di quelle neoplasie della vescica. Infatti, si stima che smettere di fumare possa ridurre dal 16 al 28% i casi di tumore del rene.

Elemento ancora più allarmante è che l’Italia è ai primi posti per quanto concerne l’insorgenza e la mortalità di queste gravi patologie, infatti, secondo le statistiche la nostra penisola è caratterizzata da elevati tassi di incidenza del cancro alla vescica, guadagnandosi il secondo posto dopo la Spagna.

Questi sono i dati discussi durante il congresso dell’Associazione Urologi Italiani (AURO), tenutosi nei giorni scorsi a Sorrento. Unica nota positiva è che il tasso di mortalità dovuto al cancro ai reni sembra essersi ridotto rispetto agli anni passati, grazie alla ricerca, in particolare diminuisce di quasi l’1% ogni anno nei soggetti di sesso maschile.

Cancro ai reni: oltre al fumo, responsabile anche l’obesità

Come già detto, il cancro ai reni rientra a pieno titolo tra le conseguenze del fumo, infatti il numero di sigarette consumate ogni giorno e gli anni di assunzione di nicotina sono direttamente proporzionali all'aumento del rischio di insorgenza di questa patologia.

Tuttavia, è importante sottolineare che il fumo non rappresenta l’unico fattore di rischio del carcinoma renale, poiché anche l’obesità e il sovrappeso possono incidere negativamente in questo senso. A tal riguardo, gli esperi evidenziano che negli Stati Uniti il 27% di casi di tumore del rene tra gli uomini e il 29% tra le donne possono essere correlati agli eccessivi chili di troppo.

Per tutte queste ragioni, le patologie renali e della vescica devono essere tenute sotto controllo per evitare un picco di incidenza nei prossimi anni, dato che alcuni fattori di rischio, come l’invecchiamento della popolazione e la sedentarietà, risultano sempre più marcati.