Effetti Collaterali Malarone
Quali gli effetti collaterali di Malarone?
Malarone è un farmaco ampiamente utilizzato nella terapia antimalarica e contiene un’associazione a dose prefissata di atovaquone e proguanile cloridrato, principi attivi che inibiscono la riproduzione dei parassiti nel corpo umano tramite puntura di zanzara.
Alle dosi impiegate per la profilassi e la terapia antimalarica, gli effetti collaterali di Malarone sono generalmente di lieve entità e di breve durata e non è riportata evidenza di ulteriore tossicità a seguito di somministrazione concomitante di atovaquone e proguanile. Va sottolineato che la manifestazione di effetti collaterali è soggettiva, poiché eventuali effetti collaterali possono presentarsi in alcune persone ed essere totalmente assenti in altre.
In ogni caso il rischio d’infezione dalla malaria è sempre più alto e grave rispetto al rischio di effetti collaterali associati ai farmaci impiegati nella profilassi e terapia antimalarica. Nel caso in cui gli effetti collaterali di Malarone dovessero diventare particolarmente insistenti e dovessero aggravarsi, si raccomanda di consultare subito un medico.
Effetti collaterali di Malarone: quali gli effetti deifiniti comuni?
Vi sono effetti collaterali di Malarone considerati comuni poiché si manifestano con maggiore incidenza, dato che colpiscono 1 individuo su 10, e sono di modesta entità e destinati a scomparire in breve tempo. I principali effetti collaterali associati all’assunzione di Malarone sono:
- Vomito
- Diarrea
- Nausea
- Cefalea
- Dolore addominale
Accanto a questi effetti collaterali di Malarone, sono stati riportati altri sintomi considerati comuni associati all’utilizzo del farmaco per la terapia antimalarica. Questi sono: anemia, rash cutaneo, insonnia, vertigini, livelli elevati degli enzimi epatici, febbre, tosse.
Nel caso in cui uno o più di questi lievi effetti collaterali di Malarone dovessero diventare persistenti, si raccomanda di consultare un medico al fine di valutare l’idoneità all’assunzione del farmaco.
Effetti collaterali di Malarone: quali gli effetti definiti non comuni?
Alcuni effetti collaterali di Malarone sono definiti come “poco comuni” poiché si manifestano con minore frequenza, infatti riguardano solo 1 persona su 100 e di solito si presentano per un arco di tempo più prolungato. Gli effetti collaterali non comuni legati all’uso di Malarone nella terapia antimalarica sono:
- Livelli elevati di amilasi
- Orticaria
- Stomatite
- Perdita di capelli
A seconda dell’entità e della persistenza di tali effetti indesiderati, e in base alle condizioni di salute del paziente, il medico potrà stabilire la sospensione o meno del farmaco.
Effetti collaterali di Malarone: quali gli effetti definiti rari?
Gli effetti collaterali di Malarone ritenuti rari sono quelli che si manifestano con estrema rarità e richiedono la sospensione immediata del farmaco per la terapia antimalarica e una tempestiva consultazione medica. Gli effetti collaterali di Malarone considerati rari sono.
- Pancitopenia in pazienti con compromissione renale grave
- Intolleranza gastrica
- Ulcerazioni orali
- Angioedema
- Colestasi
- Epatite
Vi sono individui che, nonostante necessitino di una terapia antimalarica, sono maggiormente esposti al rischio di manifestare eventuali effetti collaterali di Malarone a causa di determinate patologie e particolari condizioni di salute. Questo soggetti rientrano nei cosiddetti “gruppi a rischio”, costituiti dai soggetti che dovrebbero procedere con cautela all’utilizzo di Malarone o evitare l’utilizzo di questo farmaco.
Gli individui esposti al rischio di possibili effetti collaterali di Malarone sono:
- Pazienti con grave compromissione renale
- Soggetti con nota ipersensibilità all’atovaquone o al proguanile cloridrato, o ad uno qualsiasi degli eccipienti della formulazione
Inoltre, l’assunzione di Malarone per la terapia antimalarica non è raccomandata ai pazienti in cura con rifampicina o rifabutina e in trattamento con Warfarin e con altri anticoagulanti cumarinici, poiché il proguanile può potenziare l’effetto anticoagulante. Infine, l’assunzione concomitante con metoclopramide e tetraciclina è stato associato a significative diminuzioni delle concentrazioni plasmatiche di atovaquone.