Antipertensivi
Antipertensivi – La terapia antipertensiva riduce i rischi per la salute
Gli antipertensivi rappresentano una categoria di farmaci, suddivisi in varie classi, che vengono impiegati nel trattamento dell'ipertensione arteriosa. Gli antipertensivi sono in grado di controllare la pressione arteriosa agendo, a vari livelli, sui meccanismi che fisiologicamente la regolano. Grazie al suo meccanismo d’azione, la terapia antipertensiva, infatti, permette di ridurre il rischio di complicanze associate alla pressione alta.
Per meglio comprendere come agisce un farmaco antipertensivo, si deve immaginare l'apparato cardiocircolatorio come un sistema idraulico in cui il cuore è una pompa che spinge il sangue per farlo circolare all'interno di arterie e vene, mentre i reni fungono da “valvola di sfogo”. Quando la pressione del sangue aumenta si verifica un effetto meccanico dannoso sulle pareti di vene e arterie, quindi il cuore dovrà aumentare la sua forza per mantenere la circolazione, mentre i reni saranno costretti a lavorare di più.
La pressione aumenta per diverse ragioni, perché aumenta il volume di sangue circolante, oppure aumenta la sua viscosità, perché il cuore è stimolato eccessivamente, oppure i reni filtrano con fatica, o, ancora perché le pareti dei vasi si sono irrigidite e frenano la circolazione. Questi sono tutti elementi che coesistono nell'ipertensione e non è possibile identificare quale sia la causa precisa. Tuttavia, vi sono dei meccanismi che controllano questo sistema “idraulico” e gli antipertensivi agiscono proprio su di essi.
Antipertensivi – Farmaci impiegati nella terapia antipertensiva
In base al meccanismo d'azione gli antipertensivi possono essere suddivisi in quattro grandi categorie: diuretici, simpaticolitici, vasodilatatori e antipertensivi. Inoltre, come si evince dal grafico sottostante, la terapia antipertensiva con questi farmaci è in grado di prevenire diversi eventi cardiovascolari legati all’ipertensione arteriosa.
La terapia antipertensiva con farmaci diuretici
La terapia antipertensiva a base di diuretici, permette di ridurre la pressione arteriosa aumentando la perdita di sodio attraverso le urine e riducendone in questo modo la quantità nell'organismo. Teoricamente, gli stessi effetti benefici di una terapia antipertensiva potrebbero essere ottenuti riducendo drasticamente la quantità di sodio all’interno della propria alimentazione.
La terapia antipertensiva con i farmaci simpaticolitici
Gli antipertensivi appartenenti a questa classe hanno la capacità di inibire la funzionalità del sistema nervoso simpatico e possono agire a diversi livelli per ridurre la pressione arteriosa. In base alla loro natura chimica, questo gruppo di farmaci si distingue in alfa-bloccanti e beta-bloccanti.
La terapia antipertensiva con i farmaci vasodilatatori
Gli antipertensivi vasodilatatori sono farmaci che hanno la capacità di aumentare il diametro dei vasi sanguigni. Infatti, questa tipologia di farmaco ipertensivo interviene sulle vene permettendo di ridurre l'afflusso del sangue al cuore con conseguente abbassamento della pressione sistemica.
Gli antipertensivi attivi sul sistema renina-angiotensina-aldosterone
Il sistema renina-angiotensina-aldosterone è un sistema ormonale molto complesso che riveste un ruolo determinante nella regolazione della pressione arteriosa e nel bilancio dei liquidi. La conversione dell’angiotensina (ACE) in angiotensina II provoca una vasocostrizione dei piccoli vasi sanguigni e, di conseguenza, un aumento della pressione. La terapia antipertensiva con inibitori dell’ACE impedisce la trasformazione dell’angiotensina I in angiotensina II, abbassando così la pressione.