Tricomoniasi
La tricomoniasi è una malattia sessualmente trasmissibile causata da un microrganismo, il Trichomonas vaginalis, un protozoo flagellato di solito con forma a pera e con dimensioni medie di 7-10 mm, ma talvolta può essere lungo anche 25 mm. Questo microrganismo è più frequente nelle donne, infatti colpisce circa il 20% di esse in età fertile, provocando un’alterazione della flora batterica vaginale che determina vaginite, uretrite e talvolta cistite.
La tricomoniasi negli uomini è più difficile da identificare poiché nei soggetti di sesso maschile la malattia si presenta spesso come asintomatica. Nei maschi la tricomoniasi provoca probabilmente prostatite e cistite e in alcune zone può essere responsabile del 5-10% di tutti i casi di uretrite maschile.
Le statistiche evidenziano che circa 5 milioni di persone nel Mondo siano colpite dalla tricomoniasi, infatti rappresenta la malattia sessualmente trasmessa più frequente tra le giovani donne sessualmente attive, e l’infezione da tricomoniasi può coesistere con la gonorrea e altre malattie sessuali. Per evitare il contagio è di fondamentale importanza evitare rapporti sessuali non protetti utilizzando sempre il preservativo. Fortunatamente la tricomoniasi è una patologia curabile mediante l’utilizzo di antibiotici.
Tricomoniasi: quali le cause?
La tricomoniasi è causata dal protozoo parassita unicellulare Trichomonas vaginalis, che nelle donne infetta più di frequente la vagina alterando l’equilibrio della flora vaginale, mentre negli uomini l’infezione interessa l’uretra. La tricomoniasi viene trasmessa generalmente attraverso i rapporti sessuali con una persona contagiata, ma si può anche contrarre usando asciugamani o biancheria infetta. L’infezione da tricomoniasi può anche avvenire da madre a figlio durante il parto.
Tricomoniasi: quali i sintomi?
I sintomi della tricomoniasi si manifestano in modo differente nei due sessi in quanto, se nella donna l’infezione altera il normale equilibrio della flora vaginale presentandosi con sintomi evidenti, nell’uomo questa malattia è spesso silente, infatti numerosi uomini non sono a conoscenza di essere infetti e contagiano la tricomoniasi alle proprie partner sessuali.
Tricomoniasi: quali i sintomi nelle donne?
I sintomi della tricomoniasi nelle donne sono molto più frequenti e di solito tendono a comparire da 5 a 28 giorni dopo il contagio. I principali sintomi della tricomoniasi nei soggetti di sesso femminile sono:
- Perdite vaginali schiumose, di colore verdastro o giallastro e maleodoranti
- Dolore durante i rapporti sessuali e la minzione
- Irritazione o prurito nella zona dei genitali
- Dolore al basso ventre, anche se raro
Nelle donne la tricomoniasi altera l’equilibrio della flora batterica vaginale comportando la comparsa di diversi sintomi che fanno il loro esordio con un'abbondante secrezione vaginale schiumosa giallo-verdastra associata a irritazione e indolenzimento di vulva, perineo e cosce, a cui si accompagnano dispareunia e disuria.
Tricomoniasi: quali i sintomi negli uomini?
Nella stragrande maggioranza dei casi, la tricomoniasi negli individui di sesso maschile si presenta come asintomatica, mentre quando l’infezione si manifesta i sintomi più comuni sono:
- Irritazione all’interno del pene
- Piccole perdite o leggero bruciore dopo la minzione o l’eiaculazione
Nonostante la tricomoniasi sia generalmente asintomatica negli uomini, spesso può presentarsi una secrezione uretrale transitoria, schiumosa o purulenta, accompagnata da disuria e pollachiuria, che si manifesta generalmente al mattino. In altri casi la tricomoniasi negli uomini provoca lieve irritazione uretrale e, talvolta, meato uretrale con secrezione umida, fastidio al perineo o in regioni pelviche più profonde.
Tricomoniasi: quali i rischi associati?
La tricomoniasi è una patologia che può essere curata definitivamente e con successo, ma se trascurata e non trattata adeguatamente può comportare seri danni alla salute, anche permanenti. Infatti, nelle donne la tricomoniasi altera l’equilibrio della flora batterica vaginale con la possibilità di provocare infezioni all’utero e alle tube di Falloppio, con conseguente alta probabilità di sterilità.
Negli uomini invece, la tricomoniasi può provocare irritazione del pene, infiammazione delle prostata e infertilità. Nelle donne in stato di gravidanza la tricomoniasi può causare la rottura prematura delle membrane e quindi un parto prematuro. L’infiammazione genitale causata dalla tricomoniasi, inoltre, espone ad un più alto rischio di contrarre l’infezione da HIV.
Tricomoniasi: quale la cura?
La tricomoniasi viene trattata con Metronidazolo, un farmaco antibiotico da prescrizione che viene somministrato per via orale in un’unica dose. Nei soggetti di sesso maschile i sintomi della tricomoniasi potrebbero scomparire nel giro di alcune settimane, senza alcuna terapia. Tuttavia, l’uomo infetto, anche se non ha mai avvertito alcun sintomo o se i sintomi sono scomparsi, può comunque infettare le sue partner sessuali finché non viene curato.
La raccomandazione è quella di curare contemporaneamente entrambi i partner, per debellare l’infezione e scongiurare il rischio di ulteriori contagi. I pazienti che seguono una terapia per la cura della tricomoniasi dovrebbero astenersi dai rapporti sessuali fino al termine del trattamento e i sintomi. Il Metronidazolo permette di essere impiegato per la cura della tricomoniasi anche durante la gravidanza.
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