Sintomi della malaria
Sintomi della malaria: come individuarli?
I sintomi della malaria, il più delle volte, si manifestano inizialmente sotto forma di influenza che tende a comparire tra gli 8 ed i 30 giorni dall’avvenuto contagio. La sintomatologia prevede, nella stragrande maggioranza dei casi, febbre fasica con o senza la presenza di altri sintomi quali mal di testa, dolori muscolari, senso di debolezza, vomito, diarrea e tosse. Vi è la possibilità che si sviluppi la tipica febbre ciclica, accompagnata da tremori e abbondante sudorazione.
La periodicità dei sintomi della malaria dipende dalla specie del parassita responsabile dell’infezione e coincide con la rottura dei globuli rossi causata dai trofozoiti interni, ovvero cellule specializzate per nutrirsi. La distruzione dei globuli rossi provoca anemia, altro elemento che va annoverato tra i sintomi della malaria.
È importante sottolineare che questa malattia non sempre si presenta con le tipiche febbri cicliche, ma i sintomi della malaria che si manifestano in modo costante comprendono la cefalea nucale, i brividi e l’alternanza del caldo e del freddo, a cui si affianca un malessere crescente.
Sintomi della malaria: quali sono?
I sintomi della malaria e la loro gravità sono strettamente dipendenti dalla specie di plasmodio che ha causato l’infezione, ma in linea generale è possibile affermare che il soggetto colpito dall’infezione potrebbe manifestare nella fase iniziale irritabilità, stanchezza, inappetenza e insonnia. Questi sintomi della malaria, solitamente, sono seguiti da brividi, febbre e respiro affannoso.
La febbre tende ad aumentare in modo graduale nel giro di uno o due giorni, ma in alcuni casi l’aumento di temperatura può verificarsi improvvisamente, fino a raggiungere i 40°C o anche più. In seguito, quando la febbre si abbassa e la temperatura ritorna velocemente nella norma, il paziente inizia a sudare in modo abbondante.
Sintomi della malaria: quali i sintomi più diffusi?
I sintomi della malaria più diffusi sono rappresentati da quelli appena descritti, che prevedono la comparsa di brividi, febbre e sudorazione. Tale sequenza può ripetersi ad intervalli regolari di 2 o 3 giorni ed avere una durata media dalle 4 alle 6 ore, a seconda del tipo di parassita che ha generato l’infezione.
Dal momento che questi iniziali sintomi non sono specifici di questa malattia, vi è la possibilità che tale infezione venga scambiata per altre patologie e la diagnosi potrebbe diventare difficile. Nelle zone endemiche di questa patologia, infatti, spesso i medici curano con farmaci antimalaria anche pazienti che hanno solo una semplice febbre di origine ignota, senza avere conferma dagli esami di laboratorio.
Sintomi della malaria: quali gli altri sintomi?
Tra gli altri sintomi della malaria si annoverano:
- Nausea
- Mal di testa
- Ingrossamento anomalo della milza
- Dolori diffusi in tutto il corpo, specialmente alla schiena e all’addome
Nel caso in cui l’infezione dovesse arrivare a interessare il cervello, potrebbero presentarsi convulsioni o perdita di conoscenza. Se invece la malattia colpisce i reni, potrebbe verificarsi scarsa produzione di urina.
Sintomi della malaria: come prevenirli?
Le autorità sanitarie promuovono costantemente programmi di prevenzione per ridurre i contagi della febbre malarica, usando anche programmi per il controllo degli insetti, in modo tale da uccidere le zanzare del genere Anopheles, ovvero i vettori della malattia. La profilassi antimalarica prevede norme igienico-comportamentali per evitare di essere colpiti dall’infezione.
A tal fine, se si viaggia in una zona ad alto rischio di contagio, è opportuno utilizzare zanzariere alle finestre, prodotti repellenti e applicare le zanzariere anche intorno al letto, queste ultime si sono rivelate estremamente efficaci per ridurre i contagi, soprattutto tra i bambini africani.
Per ridurre il rischio di contrarre la febbre malarica, è opportuno, prima di recarsi in qualsiasi zona endemica della malattia, consultare un medico che potrà prescrivere farmaci efficaci nella chemioprofilassi antimalarica. Allo stato attuale vi sono diversi vaccini antimalaria ancora in fase di sperimentazione, poiché il parassita ha un ciclo vitale complicato e trovare un vaccino efficace si rivela un compito estremamente difficile.