Cause di infertilità
Cause di infertilità: infezione da clamidia tra i maggiori indagati
Le cause di infertilità possono essere di diversa natura e contrariamente a quanto si possa pensare, la sterilità non è un problema esclusivamente femminile, ma colpisce in uguale percentuale sia gli uomini che le donne. Si parla di infecondità se dopo un anno di rapporti regolari senza l'uso di contraccettivi, una coppia non riesce a concepire un bambino, e in tal caso, sia la femmina che il maschio possono essere affetti da sterilità. A tal punto sarà necessario indagare sulle cause di infertilità.
Secondo le statistiche, le cause di infertilità dipendono nel 30 - 40% dei casi dall'inadeguatezza dello sperma, nel 20 - 30 % da carenze nell'ovulazione o problemi ormonali nella donna, nel 15 - 30 % da occlusioni delle tube di Falloppio, nel 10 % da ambiente vaginale chimicamente ostile allo sperma e nel 10 % da fattori non noti. Tra le cause di infertilità figurano anche alcune malattie a trasmissione sessuale, quali l’ infezione da clamidia, la sifilide, la gonorrea e il virus HPV responsabile dell’herpes genitale.
Tra le malattie sessualmente trasmissibili annoverate tra le cause di infertilità, l’ infezione da clamidia risulta essere la più pericolosa, soprattutto per i soggetti di sesso femminile, poiché in numerosi casi questa malattia non manifesta sintomi, e di conseguenza spesso non viene neppure curata, diventando un pericolo per chi ha intenzione di diventare mamma.
Infezione da clamidia: cos’è e perché rientra tra le cause di infertilità
L’ infezione da clamidia rientra tra le più diffuse malattie a trasmissione sessuale ed è causata da un batterio intracellulare obbligato da cui prende il nome, Chlamydia Trachomatis. L’ infezione da clamidia è spesso asintomatica, tanto da non essere riconosciuta dalle persone che ne sono affette, ma rientra tra le cause di infertilità poiché le conseguenze di un’ infezione da clamidia non trattata, a carico dell’apparato riproduttivo, specie femminile, possono essere molto gravi.
Nella donna, infatti, l’ infezione da clamidia interessa inizialmente la cervice, ma se non viene curata tempestivamente, può raggiungere le tube di Falloppio dando luogo ad un'infezione pelvica, con una probabilità del 10% di causare un'occlusione tubarica. I danni alle tube che derivano da questa infiammazione, rientrano tra le più comuni cause di infertilità femminile. Nell’uomo, l’ infezione da clamidia può interessare l’epididimo, causando dolore e febbre, ma il danno permanente appare meno probabile, anche se recenti studi individuano nell’infezione da clamidia una tra le possibili cause di infertilità maschile.
Infezione da clamidia tra le più comuni cause di infertilità: come ridurre il rischio
Considerato che l’ infezione da clamidia provoca numerose gravi conseguenze, poiché rientra tra le più frequenti cause di infertilità femminile, ed espone i soggetti che ne sono affetti ad un più elevato rischio di contrarre il virus dell’HIV, viene raccomandata una prassi preventiva mediante screening annuale per tutte le donne sessualmente attive di età inferiore ai 25, per le donne di ogni età che abbiano un cambio frequente di partner sessuali e per tutte le donne in stato di gravidanza.
Numerosi studi evidenziano la stretta relazione tra la prassi dello screening preventivo dell’ infezione da clamidia e la riduzione della probabilità di infertilità, con un beneficio misurabile anche in termini di diminuzione delle gravidanze extrauterine. Secondo i dati relativi alla Gran Bretagna sembra anche che il numero di giovani maschi che si sottopongono al test per l’infezione da clamidia sia in aumento.
Infezione da clamidia: può essere curata in modo definitivo
L’ infezione da clamidia può essere trattata efficacemente con un ciclo di antibiotici. Le terapie raccomandate prevedono infatti l’assunzione per via orale di Azitromicina o di Doxiciclina, entrambi antibiotici disponibili su farmacia-italia-info.com, che garantiscono una notevole riduzione dell’infezione e della riproduzione dei batteri già dalle prime assunzioni.
L’ infezione da clamidia può essere debellata in modo definitivo ma è importante attuare un programma di prevenzione per ridurre il rischio di contrarre questa malattia, che può comportare seri danni per la salute dei soggetti che ne sono affetti, rientrando anche tra le cause di infertilità. Il rischio di contrarre nuovamente l’ infezione da clamidia, in pazienti esposti a soggetti infetti, è molto elevato e aumenta notevolmente la possibilità che le conseguenze dell’infezione siano molto serie.
Gli individui infetti dovrebbero astenersi da qualunque attività sessuale ed effettuare un nuovo test 3-4 mesi dopo la cura. È importante ricordare che l’utilizzo del preservativo è l’unico strumento che garantisce protezione dal rischio di contrarre l’ infezione da clamidia e di altre malattie a trasmissione sessuale, che rientrano spesso tra le cause di infertilità e di altri gravi problemi di salute.