Vaccino anti malaria
Vaccino anti malaria: cos’è?
Il vaccino anti malaria allo stato attuale ancora non esiste, nonostante siano numerosi i progetti per la creazione di un vaccino contro la malaria davvero efficace, ma nessuno di questi è ancora disponibile e impiegabile in larga scala. Nel corso degli anni, diverse associazioni sono nate con il preciso obiettivo di creare un vaccino anti malaria in grado di ostacolare in modo risolutivo questa patologia, ma fino ad ora non è stato possibile farlo, sebbene siano stati raggiunti importanti risultati.
Secondo la ricerca scientifica, lo sviluppo di un vaccino anti malaria dovrebbe andare di pari passo con l’impegno per migliorare gli strumenti diagnostici e la loro disponibilità nelle zone endemiche della malattia. Inoltre, lo studio della febbre malarica e della realizzazione di un vaccino contro la malaria, sono da sempre oggetto di discussioni di natura economica.
In particolare, molti ricercatori sottolineano che, ad esempio, se le stesse cifre investite per la ricerca sull’HIV venissero utilizzate per lo studio di un vaccino anti malaria, si potrebbero avere più benefici per la popolazione africana e per numerosi viaggiatori che ogni anno si ammalano della febbre malarica. Fra i metodi alternativi alla realizzazione di una vaccino contro la malaria, si sta studiando la possibilità di sterilizzare le zanzare responsabili dell’infezione.
Vaccino anti malaria: quali le previsioni?
Una speranza per la creazione del vaccino contro la malaria, proviene dai laboratori di ricerca della Bill & Melinda Gates Foundation a Seattle, negli USA, grazie ai quali forse già nel 2015 potrebbe essere messo in commercio il primo efficace vaccino anti malaria, malattia che uccide 800 mila persone ogni anno. Questa notizia è emersa durante l’ultimo Rapporto sulla malaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui è in corso lo sviluppo del programma per la realizzazione del vaccino anti malaria.
Secondo recenti notizie, sono già stati investiti più di 500 milioni di dollari nel progetto di creare un vaccino contro la malaria efficiente, per il quale lavorano fianco a fianco i ricercatori di un colosso mondiale del settore farmaceutico e i migliori medici delle forze armate USA, finanziati da Bill Gates. La sperimentazione dell’“RTS,S/ASO2”, così come è stato chiamato questo nuovo vaccino contro la malaria creato nel 1987, è già in corso in Kenya.
In questo Paese africano, infatti, una speciale unità dell’esercito statunitense e la multinazionale britannica GlaxoSmithKline stanno effettuando decine di migliaia di test su bambini e neonati in alcuni dei villaggi più poveri. I risultati ottenuti fino ad ora sono incoraggianti, dato che è stato provato che il vaccino anti malaria RTS,S/AS01 ha ridotto gli episodi di malaria clinica del 53% in un periodo medio di otto mesi, su bambini di età compresa tra i 5 e i 17 mesi.
Vaccino anti malaria: come proteggersi dalla febbre malarica?
Dato che non esiste ancora il vaccino contro la malaria, allo stato attuale il modo migliore per tutelarsi dall’infezione è la profilassi antimalarica, che comprende norme comportamentali per difendersi dagli insetti e la chemioprofilassi, ovvero l’utilizzo di farmaci. In particolare, la protezione nei confronti delle zanzare responsabili del contagio, resta tuttora la pietra miliare nelle difese contro l'infezione malarica.
Infatti, nonostante i farmaci alternativi al vaccino anti malaria siano moderatamente efficienti, nessuna profilassi farmacologica offre una protezione completa. Tutti i farmaci disponibili hanno effetti collaterali di vario grado che ne diminuiscono la tolleranza e di conseguenza riducono l’efficacia del trattamento. Per tale ragione un’opportuna protezione nei confronti delle punture di insetto consente di ridurre del 90% il rischio di contrarre la malattia.
I farmaci più indicati e maggiormente utilizzati nella profilassi antimalarica sono Malarone, contenente i principi attivi atovaquone e proguanile cloridrato, Paludrine & Avloclor, che sfruttano la clorochina fosfato e il proguanile cloridrato, e infine Doxiciclina, antibiotico ad ampio spettro. Questi farmaci, se pur non garantiscono una copertura al 100%, contribuiscono a diminuire il rischio di contagio e rappresentano una valida alternativa al vaccino contro la malaria, in attesa che questo sia messo in commercio.