La micoterapia per combattere colesterolo e ipertensione

Micoterapia: i funghi contro colesterolo e ipertensione

Di solito siamo abituati a pensare ai funghi come gustosi ingredienti presenti nella nostra cucina, ma l’utilizzo dei funghi non ha solo fini prettamente culinari, poiché rientra anche nel settore della medicina naturale sotto il nome di micoterapia. Quest’ultima, infatti, viene impiegata per combattere il colesterolo e contribuire a ridurre la pressione alta.

Le specie di funghi studiate per le loro proprietà farmacologiche sono circa 270 e il loro raggio d’azione è molto ampio, poiché non riguarda solo alti livelli di colesterolo e pressione arteriosa elevata, ma anche iperglicemia, stress e altre condizioni. La micoterapia aiuta a rafforzare e stimolare le difese immunitarie naturali, oltre che ristabilire l’equilibrio interno dei vari componenti vitali delle cellule, ovvero i minerali, gli enzimi, gli ormoni e l’acqua.

Proprio per queste caratteristiche, i funghi non agiscono direttamente sui sintomi di una malattia come i farmaci, ma tendono a garantire il benessere generale dell’organismo che è stato alterato da un determinato disturbo. In tal modo, la micoterapia permette di sconfiggere la malattia e aumenta la naturale capacità di resistenza del corpo.

Come impiegare in modo corretto la micoterapia

Sia in Italia che nel resto d’Europa, i funghi medicinali si trovano in vendita come integratori alimentari, in particolare, sotto forma di tavolette o capsule, che contengono la polvere del fungo intero oppure estratti dalle sue molecole, ed è possibile trovarli in erboristeria oppure in farmacie che vendono prodotti naturali.

Va sottolineato che per la micoterapia conviene rinunciare al fai da te ed utilizzare i funghi solo sotto consiglio medico e non perché questi abbiano effetti tossici, ma in quanto possono avere degli effetti secondari non noti ad una persona inesperta.

Ad esempio, la micoterapia rinforza le difese naturali, ma ha il potere di combattere il colesterolo e ridurre la pressione e se il soggetto ne ha bisogno ben venga, ma se l’organismo non lo richiede l’uso dei funghi senza consiglio di un medico esperto in micoterapia può provocare un involontario squilibrio.