Malaria

Diagnosi della malaria: a breve potrebbero bastare 30 minuti

Pubblicato: 01/06/2012 01 Commenti |
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Novità importanti sulla malaria: potrebbero bastare 30 minuti per diagnosticarla

La malaria è una delle malattia più pericolose al mondo assieme ad altri grandi mali come Aids e tubercolosi. Secondo l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ogni hanno si registrano ben 243 milioni di nuovi casi di malaria ed oltre 1 milione di morti a causa della trasmissione del parassita plasmodium falciparum.

Ma, per questa malattia ad ampia diffusione potrebbero esserci delle novità importanti e che rivoluzionerebbero il modo di diagnosticarla e di fermarne l’evoluzione. Si tratta di una tecnica che permette di velocizzare i tempi di diagnosi della malaria di modo che si possa capire, in meno di 30 minuti, se il parassita plasmodium falciparum è presente o meno nel sangue.

Attualmente, nei paesi del sud del mondo, per una diagnosi della malaria sono necessarie 8/10 ore, mentre con il nuovo metodo diagnostico messo a punto dai ricercatori del Cnr in collaborazione con gli studiosi spagnoli ed israeliani, le cose potrebbero finalmente giungere ad una svolta positiva.

Diagnosi della malaria, più rapida e meno costosa potrebbe salvare numerose vite

A causa di sintomi non sempre specifici e di una diagnosi della malaria che nel più dei casi richiede diverse ore, questa patologia dovuta al parassita plasmodium falciparum miete ogni anno innumerevoli vittime, specie nei paesi meno sviluppati e in cui il rischio endemico supera ogni limite consentito.

Fortunatamente la situazione potrebbe cambiare nettamente grazie a questo nuovo metodo messo a punto da un team di esperti di diversa nazionalità, tra cui rientrano gli studiosi italiani dell'Istituto per l'Officina dei Materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Iom-Cnr) di Trieste. Infatti l’apparecchio diagnostico è portatile, rileva la presenza del parassita nel sangue in meno di 30 minuti ed ha un costo molto più basso e sostenibile anche nei paesi più poveri.

Dan Cojoc, ricercatore dell'Iom-Cnr ha spiegato che «la tecnica standard, caratterizzata da un'alta sensibilità e specificità, è quella della microscopia ottica “Giemsa”, che analizza uno striscio di sangue colorato su vetrino, con ingenti costi sia per le attrezzature sia per la formazione del personale». Grazie ad un nuovo metodo, quindi, si potrà sopperire alla limitata velocità della tecnica Giemsa e si potrà operare anche in zone dove mancano strutture ospedaliere adeguate.

Nuovo metodo di diagnosi della malaria: come funziona?

Il nuovo sistema di diagnosi della malaria è in grado di scindere le cellule infette da quelle sane, usando la tecnica speckle sensing microscopy, che si basa sull'osservazione del diverso comportamento delle membrane dei globuli rossi malati, assai più rigide rispetto a quelli sani, al passaggio di un raggio laser inclinato.

Così, in soli 30 minuti, il test consente non solo una diagnosi della malaria tempestiva, ma anche una aumentata possibilità che le terapie anti malariche abbiano effetto positivo sul paziente infettato. Inoltre, questo innovativo metodo di diagnosi della malaria si rivela molto più sicuro anche per i medici che non entrano in contatto con il sangue infetto.

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  • Maria Antonietta
    13/06/2012
  • dove si può acquistare il test? sono una missionaria attualmente in Italia e vorrei acquistaren qualcuno
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